ANTHROPOLOG*IST
(ENG)
Gained operational and work experience in different fields, in different areas and countries, in wide contexts, in three decades.
Always looking for the “human factor”, the key to reading and the approach connected to “grounded theory” have constantly remained the common denominator that illuminated the path.
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(IT)
Maturate esperienze operative e lavorative in campi diversi, in diverse aree e paesi, in contesti ampi, in tre decenni.
Sempre attento al “fattore umano”, la chiave di lettura e l’approccio collegati alla “grounded theory” sono costantemente rimasti il denominatore comune che ha illuminato il percorso.
PHOTOS
(ENG)
Not the presumption of imposing the vision of shots deemed perfect.
Not a series of aseptic and separate shots.
But perfectly thought out and well-taken photographs to tell visual paths: the eyes create the stage for so many adventurous processions that these black and white figures are able to convey.
In opposition to the pushed technology of the easy photographic “mobile phone” – where the algorithm invades the field of skills and violates the truth overflowing into dangerous alterations, up to augmented reality and therefore to lies – here we return (or stay) to the pleasure of the right sense (also aesthetic) and above all of narrative semantics.
In opposition ’till the point of reaching the courage to banish “color”, that excessively abused and spoiled color that does not always do justice to all images, because it might prefer some of them discarding others in the name of a ruthless chromatic eugenics.
So “black and white”, because it is more democratic and fair when it treats each shot in the same way, without automatically dignifying one among the others, and because for us the frame comes before everything else, and an architectural harmony emanates from the image: images of spaces that evoke life, the life of people who animate other spaces, architectures that speak of men, and men who speak of themselves and their worlds: worlds of houses, buildings, environments, roads, mountains, seas, nature, …
Against an easy aesthetic hedonism, built and rebuilt on the rubble of a more noble and healthy ancient aesthetic, we have tried to re-propose a nice story.
Beautiful stories, with good figures, because the pleasure is not only in the straight simple cold perfection, but in the emotion evoked by serious images which then, in their juxtaposition, cleared of selfish meanings and free from haughty lines, offer us much more and also the permission to transfer a story and its memory.
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(IT)
Non la presunzione di imporre la visione di scatti ritenuti perfetti.
Non una serie di scatti asettici e scollegati.
Ma fotografie perfettamente pensate e scelte a modo per raccontare percorsi visivi: arriva agli occhi un palcoscenico fatto di avventurose processioni che queste figure in bianco e nero sono in grado di trasmettere.
In opposizione alla tecnologia spinta della facile fotografia da “telefonino” – dove l’algoritmo invade il campo delle abilità e viola la verità traboccando in pericolose alterazioni, fino alla realtà aumentata e quindi alle bugie – qui torniamo (o restiamo) al piacere del giusto senso (anche estetico) e soprattutto alla semantica narrativa.
In opposizione, fino al punto di giungere al coraggio di bandire il “colore”, quel colore eccessivamente abusato e viziato che non sempre rende giustizia a tutte le immagini, perché potrebbe preferirne alcune e scartarne altre in nome di una spietata eugenetica cromatica.
Quindi “bianco e nero”, perché è più democratico e giusto, quando tratta ogni scatto allo stesso modo, senza automaticamente nobilitare uno tra gli altri, e perché per noi la cornice viene prima di tutto, così come l’armonia architettonica che emana dalle immagini: immagini di spazi che evocano la vita, la vita di persone che animano altri spazi, architetture che parlano di uomini e uomini che parlano di se stessi e dei loro mondi: mondi di case, edifici, ambienti, strade, montagne, mari, natura, …
Contro un facile edonismo estetico, costruito e ricostruito sulle macerie di un’estetica antica più nobile e sana, abbiamo cercato di riproporre una storia elegante.
Storie belle, con belle figure, perché il piacere non è solo nella perfezione semplice e fredda, ma nell’emozione evocata da immagini serie che poi, nella loro giustapposizione, sdoganate da significati egoistici e libere da linee altezzose, ci offrono molto di più e anche il permesso di trasferire una storia e la sua memoria.
WORDS
Accompanying words.
Voices of personalities and poets from everywhere in their native language.
And our voice, between the Italian and the English idiom.
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Parole di accompagnamento.
Voci di personaggi e poeti da ogni dove nella loro lingua madre.
E la nostra voce, tra l’italiano e l’inglese.